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È la notte della vigilia di Natale. Daniele, di 25 anni, resta coinvolto insieme ai suoi genitori in un brutto incidente stradale, che gli causa un trauma toracico-addominale e diverse fratture. Quando arriva al Pronto Soccorso di San Vittore, nell’anconetano, è cosciente, lucido: i genitori, miracolosamente illesi, non lo perdono di vista un solo istante.
Dopo una serie di esami e accertamenti, però, il ragazzo comincia a stare male, molto male. In pochi minuti, l'arresto cardiaco.
Cos’è successo in quei tragici minuti? Perché è morto, Daniele? E, soprattutto, c’è stato qualche errore che ha causato la morte del ragazzo? Folco Scuderi, professione Risk Manager, è qui per scoprirlo.

Folco è contattato da una donna misteriosa che vuole raccontargli la sua storia. Si tratta di una contessa che anni prima ha iniziato a manifestare dolori e problemi di vario tipo: ai legamenti, alla vista, all’udito... tuttavia, dagli esami in due ospedali differenti non è mai emerso nulla di rilevante. Solo sei anni dopo, i medici si sono accorti di un tumore al cervello. Ora la donna vuole risposte.

Luca ha venticinque anni e una sola preoccupazione: la salute della sua ragazza, Aurora, che dopo un aborto spontaneo avvenuto in casa, non parla più. Non solo: la ragazza non interagisce, non si muove, e il suo stato di shock permane. Luca vuole vederci chiaro, e chiede aiuto a Folco Scuderi.
Le indagini, però, portano subito a una scoperta che il povero Luca farà fatica ad accettare…
Tra Crotone e Catanzaro, tra una struttura e l’altra, il caso si fa sempre più chiaro agli occhi di Folco… Ma come reagirà Luca?

Mentre Folco si trova in Calabria per un convegno, viene coinvolto in una torbida vicenda venuta alla luce dopo la morte di una ragazza durante un’operazione per appendicite. Come nella tragedia di Edipo, capire chi è responsabile e perché non è affatto immediato. Tutto appare diverso da come dovrebbe essere. Folco sembra brancolare nel buio. Ma grazie all’aiuto di Caterina, una giovane avvocato dal temperamento deciso e moralmente retto, riesce piano piano a sbrogliare la matassa e mostrare come, dal punto di vista giuridico, si possono individuare delle responsabilità precise.

Domenico ha 19 anni e da mesi soffre di forti cefalee, al punto da recarsi al pronto soccorso. Qui gli viene diagnosticata una sinusite. Successivamente, però, il dolore non scompare: dopo diversi controlli, un altro ospedale diagnostica una meningoencefalite virale, senza tuttavia richiedere accertamenti urgenti. Pochi giorni dopo, improvvisamente, Domenico muore.
È la madre del ragazzo, Magda, a contattare il suo vecchio amico Folco Scuderi per capire cosa sia successo al figlio…

Antonietta Mariani lavora come infermiera a Genova. Un giorno, al pronto soccorso dell’ospedale, si presenta un uomo che conosce e che ha dei fortissimi dolori al retto e alla pancia. Non vuole, però, dire da cosa sono causati. L’infermiera, allora, decide di telefonare alla moglie dell’uomo per capire di cosa si tratti e riuscire a salvare la vita del paziente. La procedura va a buon fine ma la signora Mariani si ritrova denunciata per violazione della privacy. Per questo decide di rivolgersi a Folco Scuderi. Il risk manager viene coinvolto in un caso molto più ricco di risvolti psicologici e sociali di quanto si aspettasse.

Ad Alberto Gregori viene diagnosticato un tumore al timo: non ci sono possibilità di sopravvivenza. C’è però la possibilità di vivere meglio il poco tempo che rimane con un’operazione piuttosto delicata. Il paziente decide di sottoporvisi ma muore pochi giorni dopo senza che si capisca bene quale sia la causa diretta della morte: l’operazione o il tumore? Suo fratello vuole giustizia e vuole chiamare i medici a rispondere penalmente dell’accaduto.

Marta Roberti riceve una diagnosi devastante. Tumore incurabile, e per giunta allo stadio finale. La donna decide di sistemare le sue cose. Si licenzia dal suo lavoro inappagante, cede i suoi averi, non resta in buoni rapporti coi parenti. Lascia per sé giusto quanto basta per sopravvivere per il tempo che le resta.
Poi la notizia: il tumore non è incurabile e nemmeno grave. La donna è viva, arrabbiatissima, e fa causa alla struttura…

Riccardo Manzi è un noto produttore televisivo che inizia ad avere problemi di movimento. Fa degli accertamenti e scopre un problema all’anca:entra in ospedale per un intervento programmato. Riccardo, però, comincia a stare male, e molto. Non si riprende, e muore dopo poche settimane.
La sorella di Riccardo, Teresa, non se ne capacita: com’è stato possibile che suo fratello fosse entrato in ospedale completamente sano, per poi morire in circostanze non chiare? Folco Scuderi scoprirà la verità.

Lucia Desberti ha fatto causa all’ospedale dopo essere stata operata per un tumore benigno, un adenoma ipofisario. L’operazione è stata effettuata da un’equipe di medici stimati, e il direttore sanitario ha chiesto di gestire la situazione nel modo più discreto possibile.
La donna ha trentacinque anni, un’attività, un fidanzato, una madre a cui è molto legata. Dopo l’intervento comincia ad avere problemi alla vista, e in breve tempo comincia a non provare più attrazione sessuale per il fidanzato… cosa è andato storto nell’operazione? Qual è il ruolo degli specialisti, in questa vicenda?